Odontoiatra ma appassionata per la lirica, venne a Milano per studiare canto. Qui sposò uno spedizioniere bavarese, da cui ebbe un figlio; rimasta vedova, all'avvento delle leggi razziali si trasferì in India, a Mumbay, dove il figliò praticò il mestiere ereditato dal padre. Fece l'errore di voler tornare in Italia, dove fu immediatamente arrestata e deportata ad Auschwitz; qui venne uccisa appena scesa dal treno piombato.
Questa è una delle tante vittime dei lager nazisti di cui l'artista tedesco Gunter Demnig ha voluto tramandare il nome con le sue Stolpersteine (letteralmente tradotto significa "pietre da inciampo"): si tratta di cubetti di pietra, sparsi nei marciapiedi di tutta Europa, ciascuno con un nome inciso; in Italia ha incominciato da Roma, ricordando ebrei, zingari, omosessuali, antifascisti, carabinieri che da qui furono deportati nei lager e lì morirono di stenti o furono uccisi. La pietra è stata posata il 15/1/2020. |