Sciatore, appassionato di volo, atleta in molte discipline, ma soprattutto navigatore ed esploratore; nel 1973-74 fece in 402 giorni la circumnavigazione del globo in solitaria, andando in senso contrario alla direzione delle correnti marine e dei venti dominanti; il CONI lo premiò con la Medaglia d'oro al valore atletico. Nel 1978 naufragò con un amico giornalista nell'Atlantico meridionale; vennero recuperati dopo 74 giorni e poco dopo l'amico morì in seguito agli stenti sofferti. Pubblicò libri di questa e di molte altre sue esperienze e condusse anche trasmissioni televisive. Nel 1992, durante il raid Pechino-Parigi , in Turkmensitan l'auto su cui viaggiava si ribaltò e Fogar riportò una frattura alla colonna vertebrale che lo rese semiparalizzato.
Una lapide lo ricorda anche al
Campo "Giuriati".