Studentessa dell'ateneo padovano, laureanda in Lettere con una tesi sull'Istria -la sua terra- poco dopo l'8 settembre 1943 venne sequestrata, stuprata e torturata da partigiani sia italiani che slavi, infine gettata in una foiba, assieme ad altri 26 compagni di sventura, ancora vivi. Nei giorni seguenti il padre, in cerca di sue notizie, venne ucciso a coltellate e anch'egli finì in una foiba. Il corpo di Norma venne recuperato pochi giorni dopo dai Vigili del fuoco di Pola. Nel 1949 l'università di Padova le conferì la laurea ad honorem; nel 2006 il Presidente della Repubblica Ciampi la insignì di medaglia d'oro al merito civile alla memoria. |