Critico teatrale e letterario, libraio antiquario, editore, fu anche scrittore di romanzi; dopo il 1943 dovette riparare in Svizzera con la famiglia per sopravvivere alla persecuzione antisemita. Nel dopoguerra affiancò all'attività di editore -prima per la "Ricciardi" di Raffaele Mattioli e poi per il suo "Polifilo"- la collaborazione a diverse testate giornalistiche. |