Entrò nelle file partigiane della brigata Italia (Divisione "Modena-montagna"). Fu insignito di medaglia di bronzo al V.M. alla memoria con questa motivazione: "
Dopo aver dato alla lotta di liberazione lunga e coraggiosa attività di combattente, prendeva parte con la formazione ad un duro scontro con agguerrite forze germaniche. Nel momento culminante della lotta, quando solo un disperato contrattacco sembrava poter ristabilire la situazione, si slanciava con audacia e cadeva da prode in fronte al nemico. Novellara -Appennino modenese, 8 gennaio 1945".
In questa casa Rinaldi abitava.
A
Novellano un cippo lo ricorda dove morì.
Devo la prima identificazione del personaggio a
Loris Vegetti (A.N.P.I. Baggio) e ho potuto trascrivere l'intera epigrafe solo dopo che Umberto Murri mi ha inviato una foto senza la corona di alloro (primo
thumbnail).
Tedy Mazzola, figlia di una sorella di Rinaldi, aggiunge questi ricordi:"
viale Monza 23 è stato un campo di battaglia molto importante durante l'ultima guerra; era chiamato «il casermone». Qui, in casa di mia nonna Carmela Fiorili Mazzola, si era organizzato un centro di ritrovo del comando Partigiano del Norditalia (brigata Garibaldi) per combattere il nemico nazifascista. Anche mio padre, Cesare Mazzola, fu gravemente ferito in combattimento nei pressi di Domodossola". La nipote mi invia anche la fotografia di Rinaldi (vedi secondo
thumbnail), che è sul cippo di Novellano.