Autista, aderente al Partito Comunista clandestino, durante il Ventennio era controllato dalle questure, perseguitato e costretto all'esilio; tornato in Italia risiedette a Milano, dove lavorò come correttore di bozze; con l'Armistizio aderì alla Resistenza nella 140^ brigata Garibaldi, operativa in Val Brembana. Arrestato, venne deportato a Mauthausen e poi nel sottocampo di S.Valentin, dove fu ucciso.
Questa è una delle tante vittime dei lager nazisti di cui l'artista tedesco Gunter Demnig ha voluto tramandare il nome con le sue Stolpersteine (letteralmente tradotto significa "pietre da inciampo"): si tratta di cubetti di pietra e ottone, sparsi nei marciapiedi di tutta Europa, ciascuno con un nome inciso; in Italia ha incominciato da Roma, ricordando ebrei, zingari, omosessuali, antifascisti, carabinieri che da qui furono deportati nei lager e lì morirono di stenti o furono uccisi. Questa pietra è stata posata il 29/1/2021, con cerimonia e partecipazione molto limitate a causa della pandemia. |