Invalido civile, antifascista, lavorava a Milano; venne arrestato nel novembre 1943 e fu deportato nei lager tedeschi, dove trovò la morte.
Questa è una delle tante vittime dei lager nazisti di cui l'artista tedesco Gunter Demnig ha voluto tramandare il nome con le sue Stolpersteine (letteralmente tradotto significa "pietre da inciampo"): si tratta di cubetti di pietra, sparsi nei marciapiedi di tutta Europa, ciascuno con un nome inciso; in Italia ha incominciato da Roma, ricordando ebrei, zingari, omosessuali, antifascisti, carabinieri che da qui furono deportati nei lager e lì morirono di stenti o furono uccisi. La posa della pietra era programmata per il 16/4/2021; e tutte le notizie di stampa poi la davano per avvenuta; nel maggio successivo quindi sono andato a fotografarla, fiducioso; ma l'edificio restrostrante è stato demolito e ci sono lavori di radicale ricostruzione che evidentemente hanno sconsigliato di cementare un ricordo che macchinari, polveri, catrame e calcinacci avrebbero potuto coprire o distruggere. Nella foto appare tuttavia la sagoma della pietra che doveva essere posata. Spero prima o poi di poterla fotografare in loco. |