Nipote dell'ingegnere che progettò il Cimitero di Musocco, sposò un ingegnere minerario con cui si trasferì in Sardegna. Qui fu colpita dalle dure condizioni di vita delle famiglie proletarie e si dedicò ad assitere madri e piccoli figli dei più bisognosi. Espresse questa attenzione anche alle famiglie milanesi dell'immediato dopoguerra, soccorrendo profughi e reduci. Il 12/10/1945 fondò l'istituzione assistenziale
Villaggio della Madre e del Fanciullo, insediata nel giardino del Palazzo Sormani, nel centro di Milano.