Avvocato, giornalista, antifascista, dovette lasciare la Puglia e trasferirsi a Milano per l'ostilità dei potentati locali asserviti al regime. Dopo l'Armistizio entrò nella Resistenza stampando un giornale clandestino, Il progresso. Arrestato, venne deportato nei lager e fu ucciso in una camera a gas quasi alla fine della guerra: le SS non volevano lasciare in vita testimoni delle loro atrocità.
Questa è una delle tante vittime dei lager nazisti di cui l'artista tedesco Gunter Demnig ha voluto tramandare il nome con le sue Stolpersteine (letteralmente tradotto significa "pietre da inciampo"): si tratta di cubetti di pietra, sparsi nei marciapiedi di tutta Europa, ciascuno con un nome inciso; in Italia ha incominciato da Roma, ricordando ebrei, zingari, omosessuali, antifascisti, carabinieri che da qui furono deportati nei lager e lì quasi tutti morirono di stenti o furono uccisi. La pietra è stata posata il 26/1/2022. |