Ex-dipendente comunale, pensionato, passeggiava nel centro di Milano quando rimase coinvolto in una carica della polizia contro manifestanti; colpito in faccia da un candelotto lacrimogeno, cadde a terra battendo il capo; tre giorni dopo morì in ospedale.
Nei primi giorni, mentre Tavecchio agonizzava in ospedale, la ricostruzione dei fatti era ancora confusa; ci fu pure chi sosteneva che un manifestante avesse raccolto da terra un candelotto inesploso e lo avesse lanciato verso i passanti colpendo il pensionato. Poi indagini e notizie vennero sommerse da una vicenda ancora più grossa: il 14 marzo venne identificato il corpo del morto dilaniato il giorno prima da esplosivi ai piedi di un traliccio dell'alta tensione: era l'editore Giangiacomo Feltrinelli, accidentalmente straziato dall'attentato che stava preparando. Il Comune di Milano ha apposto la targa nel 50° anniversario del mortale ferimento di Tavecchio. |