Sposata ad un avvocato socialista, si dedicò ad attività di assistenza sociale impegnandosi nel sostegno alla gravidanza di donne povere e nella promozione di leggi a tutela della maternità. Nel 1899 contribuì alla nascita dell'
Unione femminile nazionale e nel 1900 divenne consigliera di amministrazione dell'Ospedale Maggiore di Milano, prima donna in Italia ad rivestire tale ruolo. Nel 1908 grazie ai suoi assidui sforzi fu costituito in ente morale l'
Asilo Mariuccia, un luogo laico dedicato all'educazione e assistenza delle bambine vittime di abusi o destinate ad una vita di stenti e schiavitù.