Dopo l'Armistizio si unì alla brigata Osoppo, che operava al confine nord-orientale e combatteva contro i tedeschi ma non accettava di mettersi agli ordini dei comandi partigiani iugoslavi, come invece avevano fatto i GAP comunisti. Questo scontro politico e sospetti ingiustificati di tradimento convinsero il comando garibaldino locale ad eliminare fisicamente gli osovani. Tre furono uccisi a Porzûs, altri 14 in diverse riprese nelle basi dei GAP al Bosco Romagno (Ud). I responsabili di questa strage, riparando all'estero, evitarono le condanne nei processi tenuti dopo la fine della guerra.
Qualche
sito ancora scrive erroneamente che Targato venne fucilato dai tedeschi.