Figlio di emigrati che si erano affermati nel loro lavoro, tornò in Italia con la madre dopo la crisi del 1929, crescendo a Torino; durante la guerra si rese utile alla Resistenza e agli Alleati grazie alla sua buona conoscenza dell'inglese, e per questo patì anche il carcere. Nel dopoguerra raggiunse il padre a New York e collaborò con emittenti radiofoniche italo-americane. Tornò in Italia nel 1953 e divenne ben presto conduttore radiofonico e televisivo; lanciò da noi giochi a premi, emulati sui modelli statunitensi, che hanno avuto grandissimo successo e hanno fatto la storia della televisione italiana, rendendolo un'icona di questo mezzo espressivo.
La targa è stata inaugurata l'8/9/2023, nel decennale della morte. |