Commerciante, comunista, perseguitato come antifascista, fu costretto all'esilio in Svizzera e Francia. Rientrato in Italia dopo l'8 settembre 1943, entrò nelle file della 3a Brigata "Garibaldi"-GAP e trasformò il suo negozio di via Monte Santo in un deposito clandestino di armi e stampa propagandistica contro il nazifascismo. Il 19/12/1943 venne catturato in casa della madre a Mortara, rinchiuso a S.Vittore a Milano, torturato e poi fucilato al poligono di tiro della Cagnola (31/12/1943), assieme a Gaetano Andreoli, Cesare Poli e Francesco Scotti. |