Dopo l'Armistizio e l'occupazione tedesca del nord-Italia, cercò scampo verso sud, per raggiungere le zone già liberate dagli Alleati; a Roma trovò rifugio presso il Seminario Lombardo, ma fu stanato dalla banda Koch. Venne arrestato e deportato ad Auschwitz, dove trovò la morte.
Questa è una delle tante vittime dei lager nazisti di cui l'artista tedesco Gunter Demnig ha voluto tramandare il nome con le sue e
Stolpersteine (letteralmente tradotto significa "pietre da inciampo"): si tratta di cubetti di pietra e ottone, sparsi nei marciapiedi di tutta Europa, ciascuno con un nome inciso; in Italia ha incominciato da Roma, ricordando ebrei, zingari, omosessuali, antifascisti, carabinieri che da qui furono deportati nei lager e lì quasi tutti morirono di stenti o furono uccisi. Questa pietra è stata posata il 25/1/2024.