Fabbro, a Milano fu assunto come saldatore alle Officine Caproni di Taliedo. Antifascista, aderì al Partito socialista clandestino e dopo l'Armistizio entrò nella Resistenza militando con la XL brigata Matteotti. Fu arrestato dietro delazione e deportato, prima a Flossenbürg poi a Mauthausen ed infine a Gusen, dove morì.
Questa è una delle tante vittime dei lager nazisti di cui l'artista tedesco Gunter Demnig ha voluto tramandare il nome con le sue e
Stolpersteine (letteralmente tradotto significa "pietre da inciampo"): si tratta di cubetti di pietra e ottone, sparsi nei marciapiedi di tutta Europa, ciascuno con un nome inciso; in Italia ha incominciato da Roma, ricordando ebrei, zingari, omosessuali, antifascisti, carabinieri che da qui furono deportati nei lager e lì quasi tutti morirono di stenti o furono uccisi. Questa pietra è stata posata il 25/1/2024.