Saldatore, antifascista, dopo l'Armistizio aderì alla Resistenza militando nella brigata "5 giornate", che combatté i tedeschi sul
Monte S.Martino. In uno dei suoi ritorni a Milano venne arrestato; fu deportato a Buchenwald dove mori pochi giorni dopo l'arrivo.
Il suo nome è scritto anche nella
lapide per i martiri della Liberazione di Niguarda.
Questa è una delle tante vittime dei lager nazisti di cui
l'artista tedesco Gunter Demnig ha voluto tramandare il nome con le sue
Stolpersteine (letteralmente tradotto significa "pietre da inciampo"): si tratta di cubetti di pietra
e ottone, sparsi nei marciapiedi di tutta Europa, ciascuno con
un nome inciso; in Italia ha incominciato da Roma, ricordando ebrei, zingari, omosessuali, antifascisti, carabinieri che da qui furono deportati nei lager e lì quasi tutti morirono di
stenti o furono uccisi. Questa pietra è stata posata il 7/3/2024.