A Milano lavorava come accalappiacani comunale; dopo l'Armistizio aderì alla Resistenza militando nel 9° distaccamento della 113^ SAP. Non sappiamo perché venne arrestato; fu deportato a Mauthausen e morì di stenti e sevizie nel sottocampo di Gusen.
Questa è una delle tante vittime dei lager nazisti di cui
l'artista tedesco Gunter Demnig ha voluto tramandare il nome con le sue
Stolpersteine (letteralmente tradotto significa "pietre da inciampo"): si tratta di cubetti di pietra
e ottone, sparsi nei marciapiedi di tutta Europa, ciascuno con
un nome inciso; in Italia ha incominciato da Roma, ricordando ebrei, zingari, omosessuali, antifascisti, carabinieri che da qui furono deportati nei lager e lì quasi tutti morirono di
stenti o furono uccisi. Questa pietra è stata posata il 16/1/2025.