Dopo l'Armistizio fu renitente alla leva della RSI e aderì a Giustizia e Libertà; cominciò diffondendo la stampa antifascista clandestina e poi collaborando con l'organizzazione che cercava di fare espatriare in Svizzera i prigionieri di guerra evasi; si occupava di fabbricare documenti falsi ma anche di accompagnare persone sui sentieri impervii non controllati dalla milizia. Scoperto dalla polizia venne arrestato e deportato nei lager, prima a Mauthausen poi a Melk, dove morì.
Questa è una delle tante vittime dei lager nazisti di cui
l'artista tedesco Gunter Demnig ha voluto tramandare il nome con le sue
Stolpersteine (letteralmente tradotto significa "pietre da inciampo"): si tratta di cubetti di pietra
e ottone, sparsi nei marciapiedi di tutta Europa, ciascuno con
un nome inciso; in Italia ha incominciato da Roma, ricordando ebrei, zingari, omosessuali, antifascisti, carabinieri che da qui furono deportati nei lager e lì quasi tutti morirono di
stenti o furono uccisi. Questa pietra è stata posata il 13/3/2025.