Il marito Aldo Fillinich era antifascista, perseguitato dal Fascismo e, dopo l'Armistizio, confluito nelle brigate partigiane delle Marche. La polizia, non trovandolo a casa arrestò la moglie Maria e il figlio Luciano, deportandoli nel campo di concentramento di Bolzano e poi in quello di Merano; successivamente fu trasferita nel nord della Germania, nel lager di Ravensbrück, dove morì.
Nei
thumbnail due momenti della cerimonia di commemorazione: la posa della pietra e la lettura di una missiva inviata da Maria Fontanin alla figlia Loredana.
Questa è una delle tante vittime dei lager nazisti di cui
l'artista tedesco Gunter Demnig ha voluto tramandare il nome con le sue
Stolpersteine (letteralmente tradotto significa "pietre da inciampo"): si tratta di cubetti di pietra
e ottone, sparsi nei marciapiedi di tutta Europa, ciascuno con
un nome inciso; in Italia ha incominciato da Roma, ricordando ebrei, zingari, omosessuali, antifascisti, carabinieri che da qui furono deportati nei lager e lì quasi tutti morirono di
stenti o furono uccisi. Questa pietra è stata posata il 13/3/2025.
MARTO dell'ultima riga deve esere letto MARZO: purtroppo anche qui ci può cascare il refuso!