Durante la Resistenza il marito (
Filippo Beltrami) comandò una formazione partigiana nella zona del lago d'Orta e lei si aggregò con funzioni logistiche; quando Beltrami in val d'Ossola morì in uno scontro con truppe tedesche, si rifugiò in val d'Aosta sotto falso nome, continuando a fornire supporto alle azioni partigiane. Nel dopoguerra fu molto attiva nell'ANPI e nella stampa che rievocava e studiava la Resistenza.