Dopo l'Armistizio aderì alla Resistenza militando nella 48^ brigata Matteotti; arrestato a Milano l'11/10/1944, venne deportato prima a Mauthausen e poi nel sottocampo di Gusen. La seconda data dell'ultima riga non può indicare però la sua morte: secondo lo studio di
Dario Venegoni Uomini, donne e bambini nel Lager di Bolzano, Attilio Gelmi sarebbe stato liberato da Gusen il 5/5/1945 e sarebbe morto per i postumi della deportazione il 28/4/1949. Anche nella data di nascita riportata da Venegoni (14/7/1924) non c'è esatta coincidenza con quella incisa sulla lapide.