Si avvicinò alla Resistenza aderendo al Fronte della Gioventù e poi militando nella 115^ brigata Garibaldi SAP; mentre si recava al lavoro, alla Tecnomasio Brown Boveri, fu arrestato e subito deportato nei lager, ove trovò morte.
La targa dice che morì a Mauthausen, ma una breve
biografia redatta dal padre asserisce che fu deportato prima a Bergen Belsen e poi a Buchenwald.