Aderì alla Resistenza militando nella 3^ brigata SAP. Morì in uno scontro a fuoco con guardie della RSI mentre si accingeva a perpetrare un attentato. Il
comandante Pesce, che ricordava l'
episodio, ne attribuì il fallimento all'imprudenza del Conti.
In tutte le altre fonti che lo menzionano il nome è Oliviero, come pure in un targa di
via Maggi; probabilmente qui c'è un refuso dello scalpellino.