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Giornalista che approdò al Corriere della sera, occupandosi di sindacalismo e terrorismo. Fu assassinato con 4 colpi di rivoltella da un gruppo terroristico di sei ragazzi ("Brigata 28 marzo"), alcuni dei quali erano figli di persone che conoscevano Tobagi.
Il testo in corsivo è tratto da una lettera scritta alla moglie Stella Purtroppo sono arrivato in ritardo alla cerimonia e ho perso il momento in cui veniva tolto il panno dalla targa, ma ho immortalato le personalità intervenute (vedi thumbnail): fra gli altri, il sindaco di Milano, Gabriele Albertini, e il presidente dell'Ordine dei Giornalisti della Lombardia, Franco Abruzzo, fraterno amico di Tobagi. |
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(Testo)
"... al lavoro affannoso di questi mesi va data una ragione, che io avverto molto forte: è la ragione di una persona che si sente intellettualmente onesta, libera e indipendente e cerca di capire perché si è arrivati a questo punto di lacerazione sociale, di disprezzo dei valori umani [...] per contribuire a quella ricerca ideologica che mi pare preliminare per qualsiasi mutamento, miglioramento nei comportamenti collettivi" | In memoria di Walter Tobagi
Giornalista, inviato speciale del "Corriere della Sera", studioso di storia del sindacato, presidente dell'Associazione lombarda dei Giornalisti assassinato in questo luogo il 28 maggio 1980 all'età di 33 anni |
Comune di Milano Associazione lombarda dei Giornalisti Ordine dei Giornalisti della Lombardia | Milano, 28 maggio 2005 |
foto EDC
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