Figlio dell'editore
Tito Ricordi, appassionato di musica e compositore lui stesso, ingrandì l'impresa famigliare, pubblicando anche periodici musicali. Raggiunse la fama internazionale come editore di Verdi, Ponchielli, Puccini, Catalani, Giordano.
La prima notizia e foto (vedi ultimo
thumbnail) di questa statua la ricevetti da Piero Cocconi nel giugno 2005, con queste righe di accompagnamento: "In mezzo alle erbacce, all’interno del recinto di uno stabilimento dismesso in via Salomone 77, ho visto questa statua. Lo stabilimento era della Ricordi. Ho telefonato all’Azienda Internazionale che ha assorbito, anni fa, le sue attività industriali, e mi è stato detto che la statua rappresenta
Giovanni Ricordi (ma a me sembra che somigli di più alla fotografia del nipote, Giulio Ricordi, così come appare sul sito di Casa Ricordi). Sembra che la statua sia stata offerta alla Scala, per il Teatro o per gli Arcimboldi, ma che le istituzioni non ci sentano troppo; col rischio che questo manufatto, che sembra abbastanza pregevole, vada perduto". Il timore di Cocconi era infondato, visto che la statua restaurata fa bella mostra di sé, dal 2016, di fianco alla Scala!
La scultura negli anni '30 si ergeva nel cortile del palazzo di famiglia, in via Berchet 2.