Figlia di un professore di matematica nell'ateneo bolognese, prima di 21 figli, conobbe fin da bambina numerose lingue antiche e moderne; da adolescente si interessò di filosofia e matematica. Nel 1748 pubblicò i due volumi delle
Instituzioni analitiche ad uso della gioventù italiana. Per un breve periodo sostituì il padre sulla cattedra di Bologna (con permesso del colto papa
Benedetto XIV), ma alla sua morte si dedicò ad opere di carità dirigendo il
Pio Albergo Trivulzio.
Nel
thumbnail il busto che le è dedicato nel cortile dell'Accademia di Brera.