Da giovane combatté con i garibaldini a Castel Morrone e a Bezzecca; poi si diplomò ingegnere e divenne industriale; dalla sua azienda di filatura della seta trasse l'idea per l'invenzione dei coriandoli: trovò un utilizzo dei tondini di carta che avanzavano dai fogli bucherellati con cui si preparavano le lettiere dei bachi da seta. Fino ad allora tra la folla e i carri mascherati del Carnevale si usava lanciare diversi tipi di oggetti (uova, monete, confetti aromatizzati con un seme di coriandolo, da cui il nome); con l'invenzione di Mangili divenne meno pericoloso partecipare al Carnevale. Morì di polmonite su un piroscafo che faceva rotta dall'India a S.Francisco.
Qui il busto lo ricorda perché contribuì economicamente alla fondazione dell'asilo che ospitava i figli delle filatrici di Crescenzago. |