Sergente del 7° Fanteria, cadde in combattimento su un passo (Klisura) nel sud dell'Albania, durante la Campagna di Grecia nella II Guerra Mondiale; questa fu la battaglia dove si cominciò a delineare l'
insuccesso dell'Italia in questa spedizione militare.
La salma fu traslata in Italia nell'aprile 1954.
Lo scalpellino, scrivendo "INGIUSTA", si è confuso e ha scritto "INGUISTA".
La lapide è posta su un cippo in cui altra targa ricorda i fratelli partigiani
Gianni e Vittorio Padovani.