Collaboratore di riviste culturali del primo '900 (
La voce,
La ronda,
La fiera letteraria), scrisse versi e romanzi; è celebre per
Il mulino del Po (1938-40), saga famigliare che si dipana tra l'invasione napoleonica e la Grande Guerra.
Era figlio di
Giuseppe, avvocato e uomo politico molto attivo nell'amministrazione comunale bolognese.
Nella targa è sbagliato l'anno della morte.