Dalmata, e quindi cittadino dell'Impero, seguendo le sue idee irredentiste nel 1915 varcò il confine per combattere nelle file dell'esercito italiano. Fatto prigioniero sul Carso, fu giustiziato dopo aver capeggiato una rivolta dei prigionieri. Fu insignito di medaglia d'oro al V.M. alla memoria.
Era stato corridore ciclista (perciò in Italia fu arruolato fra i bersaglieri ciclisti) e presidente del "Veloce Club" di Spalato. |