Nel 1908 perse la gamba sinistra in un incidente sul lavoro. Si fece fabbricare una protesi e, come per sfida alla sua sorte di menomato, inforcò la bicicletta e si mise a fare il giro d'Europa e poi si spinse fino in Africa, da dove fu costretto a ritornare per il sospetto dei governanti locali. Allo scoppio della Grande Guerra fece di tutto per essere arruolato, ma inutilmente; andò comunque al fronte e gli fu concesso l'arruolamento senza partecipazione ad attività di guerra. Finì per essere accolto fra i bersaglieri a tutti gli effetti e nella battaglia alle cave del Selz (presso Monfalcone) ricevette numerose ferite e alla fine lanciò la gruccia contro i nemici.
Il monumento è opera dello scultore Mario Montemurro.
La marina militare italiana gli ha intitolato due sommergibili; il secondo -entrato in uso nel 1969 e dismesso nel 1999- è andato a godere la sua pensione nel
Museo della Scienza e della Tecnica di Milano; il trasporto via terra dal porto fluviale di Cremona ha richiesto lungo tempo e si è concluso con una spettacolare notte di Ferragosto 2005 per l'ultimo tragitto, dalla periferia al centro di Milano (vedi i
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