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Fece carriera nella Marina militare, fino a diventare sottocapo di Stato Maggiore. Nel 1941 fu nominato governatore delle isole italiane dell'Egeo e comandante di tutte le Forze Armate di quel settore. Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 si rifiutò di collaborare coi tedeschi; fu quindi imprigionato, processato, condannato e fucilato. |
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(Testo)
(sul masso) VIAREGGIO AL CONCITTADINO INIGO CAMPIONI Ammiraglio di Squadra M.O.V.M. nel 50° Anniversario del suo Olocausto 24 maggio 1994
ANMI
(targa a destra) INIGO CAMPIONI Ammiraglio di Squadra Medaglia d'Oro al Valor Militare Motivazione del conferimento: "Governatore e comandante delle Forze Armate delle Isole Italiane dell'Egeo si trovava, nel cruciale periodo dell'armistizio, a capo di uno degli scacchieri più difficili, lontani e vulnerabili. Caduto in mano al nemico in seguito ad occupazione della sede del comando, rifiutava reiteratamente di collaborare con esso e comunque di aderire ad un Governo illegale. Processato e condannato da un tribunale straordinario per aver eseguito gli ordini ricevuti dalle Autorità legittime e per per aver tenuto fede al suo giuramento di soldato, manteneva contegno fiero e fermo rifiutando di firmare la domanda di grazia e di dare adesione anche formale alla repubblica sociale italiana fino al supremo sacrificio della vita. Cadeva comandando lui stesso il plotone di esecuzione, dopo aver dichiarato che bisogna saper offrire in qualunque momento la vita al proprio Paese, perché nulla vi è di più alto e di più sacro della Patria". (Egeo-Italia Settentrionale, 1941-1944) Decreto C.P.S. 9 Novembre 1947 GRUPPO A.N.M.I.
foto Cocconi,Zatini
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