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Nome e Cognome Medaglia d'oro 1945
Dove si trova corso Palladio 98 (Municipio) - Vicenza, VI
Categoria patria e libertà
Segnalato da Piero Cocconi
 
     
 
 
(Testo)

MINISTERO DELLA DIFESA

CONCESSIONE DI RICOMPENSA AL VALOR MILITARE

CON DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA, OSCAR LUIGI
SCALFARO, 5 NOVEMBRE 1994, SULLA PROPOSTA DEL MINISTRO
DELLA DIFESA, É STATA CONCESSA LA SEGUENTE RICOMPENSA
AL VALOR MILITARE PER ATTIVITÁ PARTIGIANA:


MEDAGLIA D'ORO

COMUNE DI VICENZA. - GIÁ INSIGNITA DELLA MASSIMA ONORIFICENZA
AL VALOR MILITARE PER LA STRENUA DIFESA OPPOSTA AGLI
AUSTRIACI NEL MAGGIO - GIUGNO 1848, LA CITTÁ NON SMENTÍ MAI,
NEL CORSO DI DUE GUERRE MONDIALI, LE SUE ELEVATE TRADIZIONI
DI VIRTÚ PATRIOTTICHE, MILITARI E CIVILI. NEL PERIODO
DELLA LOTTA DI LIBERAZIONE OCCUPATA DALLE TRUPPE TEDESCHE,
COSTITUÍ SUBITO, FRA LE SUE MURA, IL PRIMO COMITATO DI
RESISTENZA DELLA REGIONE VENETA, CHE IRRADIÓ POI, IN TUTTA
LA PROVINCIA ED OLTRE, QUELLA TRAMA DI INTESE E DI
COSPIRAZIONI CHE FURONO LE NECESSARIE PREMESSE DI SUCCESSIVE E
BRILLANTI OPERAZIONI MILITARI. LE SUE CASE, I SUOI COLLI,
LE SUE VALLI SERVIRONO ALLORA DA RIFUGIO AI SUOI FIGLI
MIGLIORI CHE, BRACCATI E DECIMATI DA FEROCI RAPPRESAGLIE, SEMPRE
TORNARONO AD AGGREDIRE IL NEMICO, ARRECANDO INGENTI DANNI
ALLE SUE ESSENZIALI VIE DI COMUNICAZIONE ED ALLA SUA
ORGANIZZAZIONE, LOGISTICA E DI COMANDO. I PRIMI NUCLEI PARTIGIANI
E DEI G.A.P., OPERANTI IN CITTÁ, E, IN SEGUITO, LE NUMEROSE
BRIGATE DELLE DIVISIONI «VICENZA», «GAREMI», E «ORTIGARA»,
GAREGGIARONO IN AUDACIA E VALORE, PAGANDO UN LARGO
TRIBUTO DI SANGUE ALLA CAUSA DELLA LIBERAZIONE. MENTRE
GRAN PARTE DELLA POPOLAZIONE SUBIVA MINACCE, DEPORTAZIONI,
TORTURE E MORTE E CENTINAIA DI ALTRI SUOI CONCITTADINI IN
DIVISA COMBATTEVANO ALL'ESTERO, PER LA LIBERAZIONE DI
ALTRI PAESI D'EUROPA, BENCHÉ DEVASTATA DAI BOMBARDAMENTI
AEREI, CHE CAUSARONO OLTRE 500 VITTIME E CHE D'ALTRETTANTE
STRAZIARONO LE CARNI, MUTILATA NEI SUOI INSIGNI MONUMENTI,
OFFESA NEI SUOI SENTIMENTI PIÚ NOBILI, LA CITTÁ MAI SI ARRESE
AL TERRORE TEDESCO, MA TENNE SEMPRE ALTA LA FIACCOLA DELLA
FEDE NEL DESTINO DI UNA PATRIA FINALMENTE REDENTA.

10 SETTEMBRE 1943-28 APRILE 1945


foto Vallocchia
 
 
     
 
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