Nel rapido Napoli-Milano, l'antivigilia del Natale 1984, scoppiò una bomba mentre il convoglio era nella lunga galleria della Direttissima. Ci furono 15 morti e 267 feriti (due dei quali morirono in seguito ai traumi riportati); il bilancio delle vittime avrebbe potuto essere peggiore se non fossero stati tempestivi ed efficienti i soccorsi. Le indagini e i processi successivi rivelarono che responsabili della strage erano stati nuclei criminali di mafia e camorra in rapporto col terrorismo neofascista.
A poca distanza di qui dieci anni prima, il 4 agosto 1974, un altro ordigno era esploso sul treno
Italicus, uccidendo 12 persone e ferendone altre 44.