Nominato dall'Imperatore marchese di Ivrea, ebbe scontri feroci e continui con i poteri ecclesiastici, finché fu scomunicato. Un gruppo di vassalli imperiali a Pavia lo elesse re d'Italia nel 1002; ma l'imperatore gli tolse il titolo con le armi. Nel 1015 si ritirò nel convento di Fruttuaria, dove morì. La sua figura è stata enfatizzata durante il Risorgimento.
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