Nel 1698 a loro spese Donato Berardino Angeloni e sua moglie Agata Rosaria Florini costruirono a Roccaraso un teatro che, con alterne fortune, è sopravvissuto fino al 1943, risultando uno dei più antichi conservati in Italia. Ma nel 1943 la città si trovò proprio al centro della linea difensiva tedesca (Linea Gustav) e fu interamente minata dai genieri della 1A Divisione Heidrich, che distrussero il 98% degli edifici, teatro compreso. Al ritorno degli abitanti nel dopoguerra vennero ricomposti alcuni pezzi dell'edificio, a formare un'ara commemorativa, in luogo diverso da quello attuale; nel 2004 il collage venne ricomposto in piazza XX settembre, davanti alla chiesa. Le scritte sono brandelli di quella che correva lungo tutto il fregio del teatro, che riporto nella versione originaria testimoniata da Corrrado Ricci, Rassegna d’arte degli Abruzzi e del Molise, 1912 (scrivo in blu le parole o parti di parole che si leggono nel monumento): DEO OPTIMO MAXIMO - THEATRUM HOC PRAELUCET A FUNDAMENTIS ERECTUM AD ANIMORUM SOLATIUM AC IUVENTUTIS PROFECTUM AD PROPRIAE SOBOLIS COMMODITATEM A PERILLUSTRI BARONE S. IOHANNIS DE MONTEMILIO DOMINO DONATO BERARDINO ANGELONE NEC NON ET AB AGATHA ROSARIA FLORINI EIUS UXORE DIGNISSIMA QUORUM MAGNANIMITATEM SIC MUNDO POSTERIS SUISQUE FAMILIARIBUS MONSTRARE CURAVERUNT. A. D. MENSIS 8BRIS 1698. Devo notizie e chiarimenti alla cortesia di Ugo Del Castello. |