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Cospiratore di idee democratiche, a Modena partecipò alla congiura di Ciro Menotti e finì anch'egli arrestato (1831); liberato l'anno dopo, esulò a Marsiglia, dove si avvicinò alla Giovine Italia di Mazzini. Partecipò al tentativo fallito di insurrezione in Savoia e dovette nuovamente riparare all'estero, prima in Spagna poi a Malta (1837), dove fondò la Legione Italica e preparò il moto del 1844 in Calabria. Nel '48 fu tra i seguaci di Garibaldi nell'insurrezione di Palermo, per portarsi poi alla difesa di Roma e di Venezia, fino a dover riparare nuovamente a Malta. Di qui approdò in Sicilia all'indomani dello sbarco dei Mille, combattendo a Palermo e Milazzo. Garibaldi gli affidò il Ministero della Guerra. Nel 1867 fu ancora con i garibaldini a Mentana. Dopo l'Unità fu nominato generale ed eletto deputato (nei collegi di Trapani e Modena) dalla VIII alla XV legislatura. Sembra che sia stato fondatore di diverse logge massoniche (devo alcune notizie e precisazioni al contributo di L.R. Masera, discendente di Fabrizi). |
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(Testo)
IN QUESTA CASA MORIVA IL XXXI MARZO MDCCCLXXXV IN ETA DI ANNI OTTANTUNO IL GENERALE NICOLA FABRIZJ DI ANIMO GAGLIARDO, RIGIDO, SPARTANO IL QUALE IMMEMORE DI SÈ AFFETTI, PENSIERI, OPERE, CONSIGLI NELLE COSPIRAZIONI, NELL'ESILIO, NELLE PRIGIONI SUI CAMPI DI BATTAGLIA NEI PUBBLICI NEGOZI CONSACRÒ INTERAMENTE ALLA REDENZIONE, ALLA GRANDEZZA D'ITALIA ONDE LA VITA SUA LUMINOSA DI GRANDEZZA ANTICA PARVE AI CONTEMPORANEI ANELLO STACCATO DALLA GLORIOSA COLLANA DI PLUTARCO ______________
IL MUNICIPIO ROMANO A ONORE AD ESEMPIO POSE QUESTO RICORDO ___________
MDCCCLXXXVIII
foto Vallocchia
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