Qui è chiamato "console"; probabilmente era un ammiraglio che ebbe anche ruolo politico a Pisa; non si riesce ad identificarlo con certezza, perché non viene fornita nell'epigrafe alcuna indicazione temporale; in compenso la celebrazione raggiunge alte vette: viene paragonato a Catone, Ettore e Cicerone, pronto a sacrificarsi per la sua città senza ricercare altri compensi. |