Pur figlia di un banchiere, che era anche sindaco di Gallipoli, rifiutava le ingiustizie sociali; alla morte del padre e conseguente tracollo economico fu messa in convento, poi seguì a Napoli la sorella sposata; qui entrò in contatto con circoli mazziniani e partecipò alle barricate del 1848, vestita da uomo; al ritorno dei Borboni questo le costò 18 mesi di carcere, senza però spegnere il suo entusiasmo patriottico; dopo lo sbarco garibaldino di Marsala organizzò le adesioni locali all'impresa dei Mille e fu col generale quando entrò trionfalmente a Napoli. |