Avvocato, esperto liquidatore amministrativo, ricevette dalla Banca d'Italia l'incarico di commissario per investigare sulle attività della banca di Michele Sindona; nel suo approfondito esame scopriva gravi irregolarità, mentre riceveva minacce e pressioni per mettere a tacere le cose; procedette nelle indagini pur sapendo che rischiava la vita. E l'11 luglio 1979 un killer italo-americano assoldato da Sindona lo uccise con 3 colpi di pistola. Sindona fu condannato, ma in seguito morì avvelenato in carcere. Ai funerali di Ambrosoli non intervenne nessuna autorità pubblica; la sua città gli ha intestato una piazzetta e solo 25 anni dopo gli ha dedicato una targa commemorativa; ma forse meritava un monumento! Fu insignito di medaglia d'oro al V.C. alla memoria. |