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Sembra un testo che travalichi la semplice informazione turistica, dilagando nel celebrativo; e il fatto che sia su materiale cartaceo non osta all'inclusione nell'archivio. Il rinnovato splendore comunque è discutibile, almeno nel 2008, quando il castello era chiuso e si vedevano tracce di lenti lavori di restauro; e a conferma c'è pure la povertà materiale della targa. |
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(Testo)
CASTELLO DI ORAMALA XI SECOLO (MONUMENTO DI SINGOLARE PREGIO STORICO ED ARTISTICO)Art. 5, 2° comma Legge n. 185 del 12-6-1902 | __________________
La roccaforte di Oramala è stata la prima dimora della famiglia MALASPINA che vi insediò uno dei più potenti marchesati dell'Italia settentrionale. Nel 1167 OBIZZO I° MALASPINA scortò FEDERICO BARBAROSSA da Pontremoli in Germania: durante quel viaggio il Barbarossa fu ospitato da Obizzo nel Castello di Oramala. Questo periodo fu per i Malaspina il momento del loro maggior splendore, non solo per i fatti d'arme ma per il culto della poesia. Fu così che in questa potente e solitaria dimora di Oramala si diedero appuntamento i più famosi trovatori provenzali:il BORNEIHL,il VAQUEIRAS,il DELATOR e il SISTERON. Anche DANTE ALIGHIERI passò per Oramala celebrando poi l'illustre casato dei Malaspina nell'VIII canto del Purgatorio. Incantato dalla bellezza di questa torre, proveniente da Bobbio, il 28 settembre 1786, sostò ad Oramala VOLFANGO GOETHE. La rocca di Oramala rimase ai Malaspina fino al XVIII secolo, poi cominciò il suo inesorabile declino. Oggi il Castello restaurato dai FRATELLI PANIGAZZI è ritornato al suo antico splendore. |
foto EDC
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