Nato per opera di
Gramsci e Bordiga a Livorno nel 1921 da una frazione del Partito Socialista Italiano che già aveva aderito alla Terza Internazionale Comunista, fu messo fuorilegge dall'avvento del Fascismo; durante il Ventennio proseguì l'attività clandestinamente, con molti suoi rappresentanti in esilio o in carcere, fino a rinascere nel dopoguerra come Partito Comunista Italiano.