Monaco predicatore, allievo di Abelardo a Parigi, si oppose al potere temporale dei papi propugnando la povertà della Chiesa. Si inimicò anche l'altra super-potenza del tempo, l'Impero, sostenendo le autonomie comunali. Il papa Adriano VI e l'Imperatore Federico Barbarossa ebbero facile alleanza contro di lui: fu catturato, consegnato dal Barbarossa al Prefetto di Roma, impiccato e poi arso sul rogo; infine le ceneri furono disperse nel Tevere.
Sulla sua vicenda scrisse una tragedia
G.B.Niccolini.
Il monumento fu inaugurato il 14 aprile 1882, dunque nel breve periodo di rottura fra Stato e Chiesa in Italia, e da molti fu visto come una rivalsa dell'anticlericalismo; fra le autorità c'era il ministro Zanardelli, bresciano.
La statua in bronzo è opera di Odoardo Tabacchi.
(Nei thumbnail le scritte sul piedistallo, dalla fronte in senso orario, e i bassorilievi bronzei del cenotafio sottostante).