Attivo nel movimento sindacalista, amico di Filippo Corridoni, socialista, combatté nella I Guerra Mondiale dove rimase ferito, meritando medaglia d'argento al V.M.; poi fece l'insegnante di lettere. Dopo l'Armistizio entrò nella Resistenza organizzando le formazioni Matteotti in Lombardia. Con altri 3 compagni era su un motocarro che dalla Val Serina li doveva portare nelle zone d'operazione di montagna quando, presso i laghetti di Algua, il mezzo uscì di strada per la rottura dei freni. Fu ricoverato clandestinamente nell'ospedale di Bergamo, dove morì pochi giorni dopo. |