Durante il Medio Evo Capalbio fu contesa fra i signori di Orvieto, Siena, Santa Fiora; nel XII sec. gli Aldobrandeschi di Santa Fiora costruirono mura e torri; fra '300 e '400 la città passò sotto il dominio di Siena, che restaurò le fortificazioni; si riferisce a questo periodo la targa inferiore, che D'Annunzio così tradusse: "Sono Capalbio felice, difeso dal leone senese dal quale sono protetto, e da queste prime mura restaurate a proprie spese e dalle altre mura che circondano le prime, correndo gli anni millecinquecentoquattro oltre i quali il mondo aveva girato dieci anni e più volte due". Nello stemma un leone rampante (Siena) tiene con gli artigli una testa calva (Capalbio). La politica internazionale nel 1557 portò tutto lo Stato senese nelle mani del ducato fiorentino dei Medici. Ferdinando I (terzo duca mediceo dopo Cosimo il vecchio e Francesco I) fu però l'unico della famiglia che cercò di frenare il progressivo degrado della Maremma decimata dalla malaria e dalla miseria; a lui si riferisce infatti la targa superiore. Per un effettivo intervento di bonifica si dovette aspettare il '700 e l'azione dell'ultimo dei duchi Asburgo-Lorena, Ferdinando III. |