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Quella di Boves fu la prima pesante rappresaglia tedesca dopo l'armistizio: 43 civili furono uccisi, centinaia di case incendiate; il parroco, don Bernardi, e l'industriale Vassallo avevano tentato una mediazione, ma inutilmente: furono anch'essi irrorati di benzina, mitragliati e incendiati. |
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(Testo)
CITTA' DI BOVES
ANTONIO VASSALLO MEDAGLIA D'ORO AL VALOR CIVILE"ACCOGLIEVA SENZA INDUGIO L'INVITO DEL PARROCO DEL COMUNE E SI UNIVA AD ESSO PER OTTENERE SU INGIUNZIONE DI UN UFFICIALE COMANDANTE DI UN REPARTO TEDESCO DI S.S. LA RESTITUZIONE DI DUE MILITARI TEDESCHI PRIGIONIERI NEL CAMPO PARTIGIANO, DIETRO FORMALE IMPEGNO CHE SOLO IN TAL MODO SI SAREBBERO EVITATE SPIETATE RAPPRESAGLIE AI DANNI DEL PAESE, CONDOTTA A TERMINE CON SUCCESSO LA MISSIONE, VENIVA PERO' TRATTENUTO COME OSTAGGIO DAL REPARTO TEDESCO CHE AVEVA INIZIATO FRATTANTO LA DISTRUZIONE DELLA CITTA' ED IL MASSACRO DI MOLTI CITTADINI. QUINDI, MALTRATTATO E SEVIZIATO, VENIVA ABBATTUTO CON IL COMPAGNO A COLPI DI ARMA DA FUOCO NEL CORTILE DI UNO STABILE DATO ALLE FIAMME. FULGIDO ESEMPIO DI CORAGGIOSA DEDIZIONE E DI NOBILE ALTRUISMO SPINTO FINO ALL'ESTREMO SACRIFICIO." |
BOVES 19 SETTEMBRE 1943
foto Barale
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