L'epigrafe gioca sulla somiglianza dell'avverbio procul ("lontano") con il nome del santo cui è dedicata la chiesa e con il nome di un leggendario studente che si dice sia morto per il crollo della campana e sia stato sepolto nella chiesa ("se Procolo fosse stato lontano dalla campana di S.Procolo, ora non giacerebbe qui morto nella chiesa"). |