Dottore di diritto, fece carriera con papa Paolo IV come giurista e diplomatico. Fu poi nominato cardinale ed eletto papa nel 1572. A lui si deve l'ultima riforma del calendario (1582): da quella di Giulio Cesare si era accumulata una sfasatura di 11 giorni rispetto all'anno solare (a quei tempi il solstizio d'inverno cadeva il 13 dicembre, e ad allora risale l'adagio "Santa Lucia: il giorno più corto che ci sia"). Per pareggiare i conti si portò avanti il calendario di 11 giorni e si stabilì che gli anni secolari non fossero bisestili tranne quelli divisibili per 400.
La riforma avvenne nell'anno 1582, lo stesso in cui furono fatti i lavori pubblici ricordati nella targa (ampliamento del
monastero del Corpus Domini).