Carabiniere, nel 1943 rifiutò l'arruolamento per la Repubblica Sociale e fu arrestato; riuscì ad evadere e si unì ai partigiani delle prealpi varesine. Nel dopoguerra fece carriera nell'Arma, fino a che il generale
Dalla Chiesa lo nominò responsabile del Coordinamento dei Servizi di sicurezza per gli istituti di prevenzione e pena. Proprio questo incarico lo fece entrare nel mirino delle Brigate Rosse, che inviarono due terroristi ad ucciderlo in casa sua.